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Orientamento

L’approccio che guida il mio lavoro è quello Psicoanalitico Relazionale con particolare attenzione agli aspetti intersoggettivi e costruttivisti dell’interazione terapeutica. 

 

Concetto cardine del modello teorico-clinico è la relazione come matrice di costruzione della propria soggettività e nel contempo strumento distintivo del cambiamento.

 

La spinta a creare e mantenere relazioni è una disposizione umana fondamentale per lo sviluppo della propria soggettività e per la comparsa di eventuali sintomi. Crescendo, le relazioni vanno a strutturare il particolare modo in cui vediamo noi stessi, gli altri e noi in relazione al mondo.

 

Oggi, le integrazioni provenienti dagli studi neuroscientifici mostrano come tali osservazioni trovino un correlato neurobiologico coerente: le diverse modalità relazionali e di attaccamento rivelano diversi pattern di attivazione neurali, che una volta attivati tendono a riattivarsi con maggiore facilità.

 

L’oggetto del processo terapeutico diventa quindi la relazione paziente - terapeuta, ciò che accade nel “momento presente” di quell’incontro. 

 

Di qui la necessità di guardare il terapeuta non più come un “osservatore neutrale” di ciò che avviene nella relazione, ma che la co-determina, con la sua soggettività. 

 

la terapia come un incontro altamente significativo, l’incontro di due soggettività differentemente organizzate, un “incontro tra due menti” che permette di “spezzare” i modelli relazionali appresi, che sono stati fonte di sofferenza e malattia. 

Il percorso terapeutico, mette paziente e terapeuta nella posizione di co-creare la propria esperienza intersoggettiva, rendendo possibile uno scambio reale, sentito come vero. 

Liberandosi dalla presunzione di avere una tecnica perfetta per ogni evenienza, il terapeuta, dotandosi di un atteggiamento non giudicante e di un ascolto profondo e rispettoso si sintonizza emotivamente con il paziente al fine di comprendere chi realmente sia, senza la volontà di cambiarlo o interpretarlo a priori.

L’osservazione reale di ciò che la persona è permette loro di dirigere la propria volontà e le scelte fondamentali della propria vita con maggior consapevolezza di sé e degli altri.

La consapevolezza permette di accorgersi, insieme, di ciò che normalmente non viene “visto”, ma semplicemente ripetuto.

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